FIANELLO

il paese che

MUORE

 

SALVIAMOLO!

 

 

La DENUNCIA

 

 

 

 

 

 

FIANELLO: IL PAESE CHE MUORE

PER ………… “PARADOSSI”

 

Fianello è un borgo medievale, che racchiude in sé testimonianze storiche dei Sabini, degli antichi-Romani e dei Longobardi, fino ai Savelli ed agli Orsini …….. eppure sta morendo; eccone le cause:

1)      il Palazzo Savelli-Orsini è in rovina, a causa di un mancato intervento tempestivo.  Fin dall’anno 1983 era stato richiesto un intervento; e la richiesta è stata rinnovata negli anni 1988, 1990, 1997, 1998, 1999, 2000, 2004, 2005, 2006, 2008 e 2009;

2)      le strade del borgo di Fianello sono costituite prevalentemente da scalinate, che coprivano i dislivelli con gradini alti circa tre centimetri.  Dopo i lavori di pavimentazione, nell’anno 2008, il numero dei gradini è aumentato (da 47 a 51) e l’altezza degli stessi è stata portata a circa dodici centimetri: sono state create delle vere e proprie barriere architettoniche!  Ed il giornalista Sergio Silva, sul quotidiano Il Messaggero del 05-07-2011, ha scritto un articolo intitolato “Le scalinate di Fianello vietate ai disabili”;

3)      Fianello è stato privato del servizio essenziale della fornitura di gas e la questione, come evidenziato nella lettera al Sindaco dopo l’assemblea dell’associazione Fianello del 02-03-2008, “continua a rappresentare per tutti un arcano mistero; senza che in questa sede si debbano richiamare gli antecedenti del mancato accoglimento da parte del Comune di Montebuono della proposta avanzata nel gennaio 2007 dalla soc. Narni Gas la quale, senza spese per il Comune di Montebuono, avrebbe provveduto alla fornitura e posa in opera delle condutture del gas, qualora fosse stata autorizzata ad utilizzare gli scavi per la rete fognaria, allora in atto”;

4)      sono state spese notevoli somme di denaro pubblico (Regione Lazio), per rinforzare gran parte dei versanti esterni del paese.  L’opera, però, non è sta ultimata e su quella compiuta non è stata più eseguita alcuna manutenzione;

5)      sempre con denaro pubblico sono stati ristrutturati i locali della vecchia scuola sopra la Porta d’ingresso del Borgo, ma, a tutt’oggi 24-08-2013, non è stata resa pubblica la destinazione di tale immobile;

6)      un discorso a parte va fatto per i lavori di ristrutturazione dei locali della ex canonica del Borgo, per i quali dobbiamo usare la forma “dubitativa” in quanto tale operazione non è stata resa pubblica e, in attesa di chiarimenti, resta ancora avvolta nel “mistero”.  Sembra, infatti, (almeno così si dice) che siano stati utilizzati fondi pubblici con l’intesa che detti locali, una volta ristrutturati, venissero dati in uso al Comune di Montebuono perché li utilizzasse come “ostello”, cioè locali da adibirsi a pernottamento.  Dopo oltre un anno dalla fine dei lavori, però, i suddetti locali, alla data del 24-08-2013, restano chiusi, inutilizzati e ancora “avvolti dal mistero”;

7)      per quanto riguarda la Torre pentagonale longobarda del VII secolo d. C., che si erge sulla Piazza di Fianello, nonostante l’esistenza di un progetto per renderla percorribile sino in cima (quale spettacolo per i visitatori!), e la sua menzione nell’articolo su “Il Messaggero” del 06-03-2007 tra gli “edifici più prestigiosi”, al cui “recupero” destinare una parte dei fondi residui del terremoto del 1997, non si è provveduto a nulla!

Alla luce di quanto sopra esposto, è stato fatto presente che in Fianello esistono ben cinque locali utilizzabili: due pubblici (Forno e vecchio edificio scolastico); uno a disposizione del Comune (ex canonica) e due privati già usati per pubblica utilità (Cantinone e Taverna vecchio frantoio).   Quello che sembra mancare, però, è la volontà di utilizzare questi beni strumentali per attivarvi iniziative rivolte a dare nuova vita a Fianello.

      Sarebbe opportuno, quindi, “convocare” una riunione, alla quale potrebbero partecipare tutti quei soggetti interessati (Comune, Pro-loco, Parroco, Titolari di aziende agricole e di Agriturismo, Associazioni e Cittadini tutti –anche di altri paesi-), con lo scopo di analizzare il problema; suggerire delle possibili soluzioni; redigere un “Progetto” ed avviarne l’attuazione, con la sovrintendenza di un “consiglio Direttivo”, tra i cui componenti dovranno spiccare i giovani e le donne, cui andrebbe rivolto l’invito ad uscire dai “particolarismi” e mettersi al servizio della collettività.

e-mail: fianello@tiscali.it  sito: www.fianello@tiscali.it  FaceBook: Fianello Medioevo

alberto longobardi

 

 

gli APPELLI

 

 

 

 

M’hanno dato medaglie d’onore

e mi hanno ricordato

lontano dal mio core.

E mentre la gente, alla bisogna,

s’accalcava come in carosello,

io mi restavo da solo a Fianello.

Solo non proprio, perché,

vicino all’albero di fichi,

erano rimasti con me due veri amici.

Diplomi d’onore e medaglie con orpello;

ma la mia vita, i miei ricordi

son tutti racchiusi in Fianello.

Quand’ero prigioniero e deportato

comandato da un germanico colonnello,

io pensavo sempre e solo a Fianello.

In questo Borgo sono nato e vissuto

e da guardia comunale ho operato;

e qui vorrei essere ricordato.

Purtroppo il paese sta morendo,

abbandonato e dimenticato;

ma io sono qui, ben radicato.

Se proprio mi volete ricordare,

tra pala, piccone e fornello

fate qualcosa: salvate Fianello!

                                                                                                                                                                                  A. L. (ispirata da Mariano)

Sono nato a Fianello

e quivi ho molto operato;

ho molto amato questo paesello.

Mi sono impegnato in varie gesta:

dal campo bocce al forno, all'associazione

sino alla medievale festa.

Ho partecipato anche alla restaurazione

dei locali della vecchia scuola

e sono stato presente ad ogni azione.

Molti amici mi hanno amato,

molte le cose che con loro ho fatto

e per Fianello ho sempre operato.

La mia vitale energia

in Fianello permane

come per magia.

Sotto terra non sono in pace

perché, agire per Fianello

è ciò che più mi piace.

Se, pertanto, volete darmi ostello:

insieme a me, a voi presente,

salvate, vi prego, salvate Fianello!

                                                                                           A. L. (ispirata da Claudio)

 

Cara Mariella, ritengo, sinceramente, che tu sia l'unica che possa salvare Fianello.  Personalmente, posso mettermi a tua disposizione e, quindi, al servizio di Fianello, che tanto amo fin dal 1973.  Ti allego una “bozza” di proposta , che tu potrai valutare circa la sua fattibilità.    Comunque, sono totalmente aperto a qualsiasi iniziativa che, se credi, vorrai avanzare.    Il bene di Fianello è superiore alle singole persone.

Infine, se lo riterrai opportuno, sono pronto ad incontrarti dove vuoi.  Se Dio vuole (come si usa dire a Fianello), io sono presente nel Borgo nei giorni di venerdì, sabato e domenica a qualunque ora, previo accordo telefonico.  Colgo l'occasione, per porgerti cordiali saluti.

e-mail inviata il 09-07-2013                 alberto longobardi

 

 

 

 


 

 

 

 

 

Le PROPOSTE

 

 

 

FIANELLO: Utopia o Realtà?

 

Innanzi tutto, vorrei prevenire un’eccezione abbastanza ricorrente di fronte a problemi del tipo Fianello. Si dice: “in momenti di crisi, come quello in cui viviamo, davanti al problema della fame, della disoccupazione e della carenza, in generale, delle strutture pubbliche e private, anche le più elementari e necessarie, è fuor di luogo porre problemi di carattere artistico, storico, paesaggistico e culturale, sottraendo risorse economiche private e pubbliche, per la soluzione di tali problemi”.

La risposta ad un’eccezione di tal genere, può essere articolata nel modo seguente:

1)        non si deve sopravalutare il periodo di crisi che stiamo vivendo. L’umanità, infatti, ha conosciuto ben altri e più gravi momenti storici: le invasioni barbariche, le scorribande dei Saraceni, le lunghe guerre, le rivoluzioni…… eppure, neppure nel Medioevo considerato, sotto questo profilo, il periodo più buio dell’umanità, è venuto mai meno l’interesse ed il culto per l’arte, il paesaggio, la cultura; in una parola, per la Civiltà, che non è un lusso, un superfluo; ma linfa vitale dei popoli, che più devono coltivarla, quanto più si trovano in crisi;

2)        l’impegno, anche economico, per la difesa di valori storici, paesaggistici e culturali, costituisce sempre un buon investimento, che ripaga ampiamente sotto il profilo sociale. Nemmeno le teorie più materialistiche, infatti, trascurano il culto e la tutela dei predetti valori di civiltà.

Ed ora, passando dal generale al particolare, al caso specifico, chiediamoci francamente e freddamente se e come il salvataggio di Fianello può tornare utile a chi vive il presente, la vita di ogni giorno, con tutti i problemi che comporta.

            Io credo che non esista persona al mondo che pianti un albero, costruisca una casa, intraprenda una qualsiasi opera materiale, senza pensare che tutto ciò sopravvivrà alla sua morte e che servirà anche per il bene di coloro che verranno.

            Ed io credo che non esista persona al mondo che possieda un albero, una casa od una qualsiasi opera materiale posta in essere dal proprio padre, che non vada orgogliosa di tale bene e che non lo mostri agli altri.

            Perché, dunque, ciò non dovrebbe accadere per un intero paese? Perché si dovrebbe consentire la distruzione di tante cose, che costituiscono testimonianza viva del passato, di ricordi della propria infanzia, delle fatiche e delle gioie dei propri padri, madri, nonni e bisnonni?

            Perché, infine, dobbiamo erroneamente ritenere che il culto dei nostri morti si debba limitare al formale ossequio delle loro ossa nei cimiteri e non debba anche e soprattutto consistere nel rispetto del loro ricordo, delle case che hanno costruito ed abitato, delle strade che hanno percorso e delle chiese in cui hanno pregato?

            A cosa serve, allora, recriminare sul fatto che la conservazione di tutto ciò comporti delle spese?

            Se un genitore diventa vecchio ed il suo mantenimento ci comporta sacrifici economici, pensiamo forse di ucciderlo per questo?

 

            Ma quello, fin qui esaminato, è solo un aspetto del problema. Fianello, infatti, non è solo un patrimonio di storia, di arte e di ricordi; un vecchio genitore che dobbiamo mantenere.

Fianello è anche e soprattutto un bene, che può tornare utile a tutti in modo concreto.                     Fianello non è un’utopia, ma una realtà.

            L’uomo è un animale sociale. Egli si differenzia da tutti gli altri animali perché, per vivere, ha bisogno non solo di una casa, di cibo, vestiti ed altri beni materiali, ma anche di relazioni sociali.

Un centro di incontro, infatti, è un’esigenza sociale che l’uomo ha sempre sentito, fin dagli albori della civiltà: dallo “spiazzo” posto al centro del villaggio primitivo, alla “agorà”degli antichi greci, al “forum” degli antichi Romani, alla “city” dei popoli anglosassoni, alla “piazza” dei nostri paesi. Un punto d’incontro, un centro di vita. Un luogo in cui ci si possa soffermare, per parlare, per conoscersi meglio, per pregare, per intraprendere iniziative di lavoro e di svago; in una parola, un luogo in cui l’uomo possa sentirsi tale.

La socialità, impedisce l’abbrutimento, arricchisce e migliora l’uomo, favorisce le idee e le iniziative, perfeziona i rapporti tra i cittadini e tra questi e la Pubblica Amministrazione.

            La sociologia e l’urbanistica moderne, dopo anni di errori commessi dalla nostra società, hanno riscoperto la necessità di ripristinare questi centri d’incontro e di vita accorgendosi anche, finalmente, che è senz’altro più economico restaurare i vecchi centri storici esistenti, anziché costruirne di nuovi. Ed è per questo che molte Regioni e Comuni hanno preso iniziative concrete in tal senso. Ed è per questo che si sta sempre più allungando l’elenco di privati cittadini e pubblici amministratori sensibili e lungimiranti, che favoriscono con ogni mezzo questa operazione di recupero dei centri storici, per trasformarli in moderni strumenti urbanistici e sociali al servizio della cittadinanza e non soltanto locale, ma anche dei paesi vicini.

 

            Fianello, sotto questo profilo, ha tutte le carte in regola:

-        la sua storia è degna di nota, come risulta dalle ricerche, che sono raccolte in un volumetto;

-        la sua posizione particolare, al di fuori delle attuali vie di comunicazione, costituisce una caratteristica che consente di usare il paese per tutta una serie di iniziative, che richiedano un luogo raccolto e strutture facilmente organizzabili, in uno scenario di arte, storia e natura veramente rimarchevole.

Ma quello che occorre e che manca, è l’entusiasmo e la partecipazione dei giovani.

            Abbiamo già detto, in altra occasione, che non vorremmo assistere immobili all’abbandono totale di queste terre da parte dei giovani.

            Certo, il problema di organizzare un ritorno di gran parte di coloro che se ne sono andati, è problema economico e politico, che non spetta a noi risolvere; ma noi, tutti insieme, abbiamo la possibilità e, quindi, il dovere di migliorare e rendere più accogliente, per coloro che hanno deciso di restare, l’ambiente in cui hanno scelto di vivere con i propri figli e la propria famiglia.

E per far ciò è necessario cominciare da ciò che costa meno e rende molto in campo sociale: la rivitalizzazione del centro storico come centro d’incontro, di vita e di iniziative sociali, culturali, economiche, civiche e religiose.

            Il materiale umano esiste, le possibilità ci sono; quel che occorre, per la realizzazione dello scopo, è una ferma volontà di tutti, un nucleo organizzatore e la collaborazione aperta ed esperta della pubblica amministrazione.

            Quello che è stato fatto finora è molto; si può dire, senza retorica, che è stato fatto il vaso: ora bisogna riempirlo.

Riempirlo di contenuti umani, sociali e spirituali.

Questa incombenza non può essere delegata, ma deve essere fatta propria da ciascuno di noi, senza personalismi, divisioni od egoismi di qualsiasi genere.

            E’ necessario agire uniti; non lasciarsi dividere da eventuali diversità di vedute, ma collaborare ciascuno con il proprio apporto di opera o di critica, per la realizzazione del bene comune.

            In una società democratica, anche il più umile dei cittadini non solo è utile, ma anzi necessario: sentirsi e considerarsi tutti membri effettivi di una medesima comunità. Incontrarsi, parlare, discutere, decidere e poi agire.

            Usciamo dai nostri gusci, usciamo dagli angusti confini di frazioni, comuni e contrade; prendiamo iniziative concrete; collaboriamo tra di noi e con la Pubblica Amministrazione; lottiamo, se necessario, lavoriamo più del necessario, per il bene comune. Impariamo a considerare i beni pubblici come un patrimonio che appartiene a tutti noi ed a ciascuno di noi: li sentiremo sempre più nostri, li rispetteremo e conserveremo con amore.

            Chiunque avesse un’idea si faccia avanti, prenda l’iniziativa, organizzi un comitato promotore; impariamo a conoscerci ed a collaborare; apprezziamo la critica come insostituibile contributo a prevenire e correggere errori; uniamo le forze e le capacità di tutti.

            Siamo pochi, e se siamo divisi saremo dei vinti; ma se siamo uniti, saremo vincitori.

            Mi si conceda di terminare queste annotazioni con le parole di un canto, dense di contenuti sociali e spirituali:

 

            Signore, in questo momento, solo tra la mia gente, mi sento una formica.

Una formica è solo una formica, uno zero, una nullità: per lei i granelli di sabbia sono montagne; ma se combatte insieme alle compagne, una formica smuove le montagne”.

 

Alberto longobardi

 

 

 

 

ATTIVITA’ nel BORGO di FIANELLO

Iniziativa culturale

 

1)      Visita guidata del Borgo: ORARIO VISITE (previa prenotazione):  Venerdì, Sabato e Domenica  - da ottobre a marzo   ore 11-13 e 15-17;

- da aprile a settembre  ore 10-12 e 17-19;

2)      Lettura leggende, frizzi e lazzi popolari medievali del Borgo: ogni sabato, in taverna, (previa prenotazione);

3)      Visione del cortometraggio su Fianello: ogni domenica (previa prenotazione);

4)      Foto ricordo alla gogna del Borgo: venerdì, sabato e domenica al Cantinone (previa prenotazione);

5)      Ascolto musiche medievali in un contesto suggestivo: sabato e domenica, in taverna, (previa prenotazione);

6)      Foto ricordo in costumi medievali: venerdì, sabato e domenica al Cantinone (previa prenotazione);

7)      Incontri conviviali: sabato e domenica in Taverna o al Cantinone (previa prenotazione)

8)      TIRO con la BALESTRA

 

         INFO e PRENOTAZIONI: Venerdì, Sabato e Domenica

ore 11-22 tel. 0765-607705; chiedere di Marioara o Alberto.

Sito internet: www.fianello.it

e-mail: fianello@tiscali.it

 

FIANELLO in SABINA: SCRIGNO di STORIA, LEGGENDE, ARTE e CULTURA

Dista circa 80 Km. da Roma; 25 Km. da Narni; 35 Km. da San Gemini; 40 Km. da Carsulae (antica città Romana) e 45 Km. dalla foresta fossile di Dunarobba.  E’ un antico borgo alto medievale, edificato su una piccola collina dal taglio di probabile origine etrusca (strada di accesso nascosta in ripida discesa, con accesso al Borgo a doppio angolo retto.

            Nel corso della sua storia, è stato insediamento dei Sabini, degli antichi Romani e dei Longobardi. Nel Rinascimento è stato possedimento dei Savelli e degli Orsini.

            A testimonianza dei Sabini: diversi spunti dialettali ed alcuni proverbi. A testimonianza degli antichi Romani: la villa dei Flavi; l’acquedotto che ancor oggi adduce acqua saluberrima; resti di fontane e cisterne, poco prima di entrare nel Borgo, a sinistra. A testimonianza dei Longobardi: la Torre pentagonale del VII° secolo e la cripta coeva nella chiesa di S. Maria, a trecento metri dal Borgo. A testimonianza dei Savelli e degli Orsini: l’imponente Palazzo; la chiesa riedificata nel 1571, in precedenza dedicata dai Longobardi a S. Giovanni Battista; il Forno monumentale del 1400 e l’arco in pietra rosa di Cottanello nella Porta meridionale.

            Il Borgo, infine, è attraversato, nel sottosuolo, da grotte scavate nel Medio evo come vie di fuga. In una di queste, è visitabile un percorso sotterraneo dell’era geologica del Pliocene.

            La Torre meridionale, occupata alla fine del medioevo da due appartamenti e da un frantoio (dismesso intorno agli anni 1960), oggi ospita la “Taverna del Vecchio Frantoio” e accoglie una mostra permanente di reperti geologici ed archeologici; arredi ed utensili della civiltà contadina. In tale luogo si svolgono attività culturali e/o conviviali di diversa natura, usufruibili da chiunque ne facesse richiesta. Ora, c'è anche il Tiro con la Balestra.

            il Forno Monumentale, che risale al 1400, tutt’ora funzionante, ospita anche la vecchia abitazione del fornaio, al secondo piano, accanto ad una stanza costruita sopra la cupola del forno. Il pavimento, in acciottolato, è emerso durante i lavori di restauro (era ricoperto con cemento).

            Sulla Piazza si affaccia un altro frantoio, con le macine in pietra ancora posizionate nel loro originario assetto.

            Sopra la Porta del borgo, si erge il vecchio edificio scolastico (sul tetto c’è ancora la campanella), composto di due vani intercomunicanti: a destra era l’abitazione della maestra; a sinistra, l’aula scolastica. Nel sottopasso della Porta, si affaccia il locale del Corpo di Guardia.

Verso l’uscita, a sinistra, si può visitare il locale della vecchia osteria che oggi ospita il Centro culturale “Il Cantinone”, dove è allestita una mostra fotografica permanente e la riproduzione della gogna, utilizzabile per effettuare foto ricordo. Anche in tale luogo si svolgono attività culturali e/o conviviali di diversa natura, usufruibili da chiunque ne facesse richiesta.

            Il borgo di Fianello è stato costruito su di un’altura al centro di un’ampia vallata di origine marina (piena di fossili), che si estende ai piedi di dolci colline coltivate a vigneti ed oliveti. Il territorio accoglie varie aziende agricole a conduzione familiare; ed in tale contesto sono attive anche iniziative di agriturismo.

 

            ORARIO VISITE (previa prenotazione):  Venerdì, Sabato e Domenica

- da ottobre a marzo   ore 11-13 e 15-17;     - da aprile a settembre  ore 10-12 e 17-19

            APPROFONDIMENTI: volumetto “La Sabina, dal suo passato al nostro futuro” (reperibile presso il Cantinone o la Taberna dello Vecchio Frantoio) e sito www.fianello.it

            Come ARRIVARE: - dall’autostrada A1 uscire a Magliano Sabina; appena usciti, proseguire a destra sulla Flaminia sino all’incrocio per Magliano Sabina; salire sino all’ingresso del paese (senza entrarvi) e seguire le indicazioni “Rieti – Montebuono”. Dopo il bivio “Narni – Calvi dell’Umbria” (senza imboccarlo), proseguire sulla stessa strada per circa trecento metri sino al bivio per Fianello, a destra.

      INFO e PRENOTAZIONI: Venerdì, Sabato e Domenica ore 11-22 tel. 0765-607705; chiedere di Marioara o Alberto

 

 

            Si vorrebbe costituire un “gruppo di lavoro” (Sabina Omnia Service), per organizzare EVENTI di vario genere, di alta qualità culturale:

 

-        CONFERENZE (storiche, artistiche, scientifiche)

 

-        CONVEGNI di ogni genere, VIDEOFORUM e CORSI vari (informatica, Yoga ecc.)

 

-        FESTE (laurea o diploma; compleanno; addio al celibato o nubilato ecc.), con musiche medievali, celtiche ed etniche e lettura di frizzi e lazzi, poesie e leggende, nei locali medievali di Fianello

 

-        VISITE GUIDATE (anche scolastiche) nel borgo medievale di Fianello e sottosuolo geologico; nelle aziende agricole e di agriturismo (anche a cavallo)

 

-        GITE TURISTICO-GASTRONOMICHE nei dintorni di Fianello e non solo (alla riscoperta di storia, arte e gastronomia tipica locale)

 

-        INCONTRI CONVIVIALI (pranzi e/o cene "particolari"; cene in costumi medievali al lume di candela; degustazione ricette medievali; riscoperta antichi sapori contadini), nei locali medievali di Fianello

 

-        FOTO RICORDO alla GOGNA di Fianello (alla presenza di un armigero)

 

-         TIRO con la BALESTRA

 

Sollecitiamo  incontri personali, adesioni, proposte.

 

La “scomparsa fisica” di Claudio Tramini, non significa la Sua fine. Tutto quello, infatti, che Lui è stato e che ha fatto, rimane e continua a vivere tra di noi e tra quelli che verranno dopo di noi.

Quello, invece, che dobbiamo evitare, è che si perda la memoria di tutto ciò; perchè, questo sì, sarebbe la Sua fine.    Non ci addoloriamo per quello che abbiamo perso, ma pensiamo a quello che abbiamo avuto”. Cerchiamo di far nostro e di concretizzare questo principio.

  Vediamo, allora, di prendere in considerazione l'idea di promuovere, ogni anno, un “memoriale” rivolto a ricordare e, quindi, far rivivere quello che Claudio ha fatto; nei luoghi più significativi del Suo operato: il Borgo di Fianello; il Forno monumentale di Fianello; la chiesa di S. Maria in Fianello. Possiamo pensare di far rivivere, periodicamente, ciò che è stato fatto con Lui o grazie a Lui. Possiamo, quindi, pensare, di organizzare: la Rievocazione Medievale in Fianello, ove possibile; una “bruschettata” e non solo, al Forno; un concerto o una conferenza nella chiesa di S. Maria ed “incontri conviviali” al Cantinone o presso la Taverna del Vecchio Frantoio.

           

 

e-mail: fianello@tiscali.it facebook: Fianello Medioevo sito: www.fianello.it

Telefono: 0765-607705 da Venerdì a Domenica ore 11-22; chiedere di Alberto o Marioara.

 

Tutti insieme, possiamo dar vita ad iniziative interattive di notevole interesse, che potrebbero costituire un'esperienza ed un esperimento all'avanguardia;

con l'auspicio di poter collaborare con le Amministrazioni Comunali, Pro-Loco,  Associazioni varie e con le giovani generazioni, che potrebbero trovare, in questa iniziativa, uno stimolo alle loro aspettative e potenzialità.

 

 

 

 

 

 

 

La Frase Del Giorno :

 

  “Maledetto chi

Usurpa l’altrui,

 

chi il suo dono

si lascia rapir. 

 

 

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